LA TENSIONE FRA STATI UNITI E IRAN. Il Segretario di Stato americano Pompeo ha denunciato un fondo speculativo della guida suprema Khamenei. Il presidente iraniano Rouhani: “Non giocate con la coda del leone”, e Trump: “Non minacciate”

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È botta e risposta fra Stati Uniti e Iran, attraverso dichiarazioni e tweet.

Le dichiarazioni di Pompeo

Domenica sera il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha dichiarato che la guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha un fondo speculativo segreto personale da 95 miliardi di dollari non tassato e utilizzato dalle Guardie islamiche rivoluzionarie. “Il livello di corruzione e ricchezza tra i leader del regime dimostra che l’Iran è gestito da qualcosa che somiglia alla mafia più che a un governo”, ha commentato Pompeo, secondo quanto riporta la CNN.

Le dichiarazioni di Ghasemi

A dargli risposta è il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Bahram Ghasemi: “Le parole del Segretario di Stato americano Mike Pompeo dimostrano l’incapacità senza limiti degli Stati Uniti, che non sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo dopo essersi ritirati in modo unilaterale e illegale dall’accordo sul nucleare”. Queste le parole di Ghasemi, in riferimento a Pompeo che aveva definito leader religiosi iraniani “ipocriti uomini di fede”, spiegando che Ali Khamenei ha un fondo speculativo segreto personale da 95 miliardi di dollari.

Le dichiarazioni di Rouhani

Il presidente iraniano Hassan Rouhani, parlando ad un incontro con gli ambasciatori iraniani, ha voluto quindi mettere in guardia il presidente statunitense Donald Trump in merito alle politiche ostili nei confronti dell’Iran: “Non giochi con la coda del leone (l’equivalente di “non scherzare col fuoco”), altrimenti se ne pentirà. Signor Trump, noi siamo uomini d’onore e coloro che hanno garantito la sicurezza dello stretto regionale nella storia”. E poi, riferendosi alle sanzioni statunitensi, ha aggiunto: “Tenga presente che lei non può provocare il popolo iraniano a scapito della sicurezza e degli interessi del loro Paese. L’Iran è un padrone e non sarà il servitore o il tuttofare di nessuno”. Rouhani ha quindi ricordato che l’Iran ha “molti stretti, quello di Hormuz è  solo uno di questi”, sottolineando: “Da una parte lei annuncia la guerra al popolo iraniano e dall’altra parla di appoggiarlo”.

Il tweet di Trump

La palla è finita quindi nelle mani del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che in un tweet ha ammonito direttamente l’omologo iraniano Hassan Rouhani: “Non minacciare mai più gli Stati Uniti o ne pagherai le conseguenze, come pochi nella storia ne hanno sofferto prima. Non siamo un Paese che tollererà più le tue stupide parole di violenza e morte. Fate attenzione”.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)