LE NUOVE TASSE SULLE IMPORTAZIONI NEGLI STATI UNITI. Le misure varate da Trump “per difendere i lavoratori americani” riguardano pannelli solari e alcuni tipi di lavatrici. Cina e Corea del Sud, principali esportatori, si schierano contro

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Il presidente statunitense Donald Trump ha imposto tariffe del 30% sulle importazioni di pannelli solari e del 20% su alcuni tipi di lavatrici importate. Le tariffe scenderanno progressivamente al 25% nel 2019, al 20% nel 2020 e al 15% nel 2021 e così via fino a venir meno completamente. L’ha annunciato il rappresentante per il Commercio statunitense, Robert Lighthizer: “La decisione del presidente conferma, ancora una volta, che l’amministrazione Trump difenderà sempre i lavoratori americani, gli agricoltori, gli allevatori e il business”.

I sostenitori

A sollecitare l’imposizione di tariffe, Suniva e SolarWorld USA, produttori di celle e moduli fotovoltaici andati in bancarotta, sostenendo che i dazi sulle importazioni cinesi spingerebbero la produzione a stelle e strisce con la creazione di 100.000 nuovi posti di lavoro.

Le proteste dell’industria del solare statunitense

L’associazione statunitense dell’industria del solare, che rappresenta un business da 28 miliardi di dollari e che importa dall’estero l’80% dei pannelli installati, è insorta. Le tariffe “creeranno una crisi in un settore dell’economia che è stato trainante”, ha denunciato la Solar Energy Industries Association, a nome di produttori, installatori e di tutto l’indotto, avvertendo che a rischio ci sono 23.000 posti di lavoro.

Le proteste di Cina e Corea del Sud

L’annuncio colpisce soprattutto la Cina, principale esportatore di pannelli solari negli Stati Uniti. Cina e Corea del Sud sono le prime a schierarsi apertamente o contro la decisione assunta dal tycoon. Wang Hejun, capo dell’Ufficio indagini commerciali del Ministero del Commercio cinese, sostiene che questa mossa va “a detrimento del commercio globale in questi settori”. Wang Hejun ha anche lamentato la “eccessiva e frequente protezione commerciale” da parte di Washington. Il ministro per il Commercio sudcoreano presenterà una protesta al WTO contro la decisione dell’Amministrazione USA, che costituisce, ha detto, una misura “iniqua”.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)