I nostri valori sono il cuore della battaglia: smettiamo di credere, non c’è cattedrale che ci salvi

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Amati Lettori,

questo è il mese delle elezioni europee: dal 23 al 26 Maggio i cittadini dell’Unione saranno chiamati a eleggere il Parlamento di Strasburgo, in un momento in cui il nazionalismo continua ad avanzare. Votiamo per il Parlamento europeo da quarant’anni, ma questa volta potrebbe esserci un cambiamento radicale. I valori europei e la solidarietà sociale sono il cuore della battaglia, tuttavia – al di là delle critiche – se ci crediamo veramente è ora necessario proporre una nuova visione del continente.

Era il 15 Aprile, il lunedì d’inizio della Settimana Santa, quando un vasto incendio ha devastato la cattedrale di Notre Dame: un simbolo di Parigi, della Francia e della cristianità andava in fumo di fronte agli occhi increduli del mondo. Le fiamme hanno aggredito e divorato le antiche e preziose strutture lignee della cattedrale, che non sarà mai più quella di prima. La guglia è crollata. La croce, l’altare, la statua della Vergine si sono salvate dall’inferno di fuoco.

notre dame

Molte immagini suggestive della cattedrale che bruciava sono rimaste impresse nei nostri occhi, molti dei quali in lacrime davanti a un simile disastro. Un immenso crocifisso ardente, gente comune – uomini, donne e bambini – nel canto dell’Ave Maria per la loro Chiesa. Le grandi cattedrali conservano sotto le proprie volte il Tempo. Al loro interno tutto è più lento, più calmo, più solenne. I loro muri permettono il contatto non con la pietra ma con l’eterno. Tutto ciò che è stato creato dall’uomo può andare distrutto. Tutto ciò che è stato creato da Dio è incrollabile.

Il senso di questo rogo è proprio questo: può carbonizzarsi il legno, fondersi il vetro, sbriciolarsi la pietra. Ma l’anima dell’uomo è più solida del legno, del vetro e della pietra: è immortale. Fino a che crederemo in questo, potremo svegliarci la mattina, contare i danni, piangere ciò che è andato perduto, asciugare le lacrime e metterci al lavoro. Finché crediamo la gente, l’umanità, ognuno di noi, potrà ricostruire la cattedrale ex novo. Se smetteremo di credere, non c’è cattedrale che ci possa salvare.

Buon Maggio!

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)