L’ACCORDO SULLA BREXIT. La premier britannica Theresa May ha avviato nuovi colloqui con i partner europei per ottenere rassicurazioni sul “backstop”, che ne certifichino la temporaneità. Nel frattempo ci si prepara allo scenario “no deal”

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La premier britannica Theresa May ha avviato nuovi colloqui con i partner europei per ottenere rassicurazioni sul “backstop” a margine dell’accordo sulla Brexit.

Le richieste della May

Di fatto, May vuole una dichiarazione scritta dei leader UE che certifichi la temporaneità del backstop, il regime speciale per l’Irlanda del Nord per evitare il ritorno della frontiera dura con la Repubblica d’Irlanda. Questo perché i tanti ribelli nel suo partito temono che il backstop incastrerà potenzialmente per sempre Londra in Europa (il Nord Irlanda rimarrebbe in una sorta di mercato unico con la Gran Bretagna nell’unione doganale, senza poter stringere accordi commerciali con altri). Non solo: May chiede anche che l’introduzione del backstop, se e quando ce ne sarà bisogno a fine 2020, non sia automatica ma venga approvata dal Parlamento britannico e poi rinnovata di anno in anno dalla stessa Camera.

Le parole della May

“Sono solo agli inizi”, ha sottolineato la premier britannica da Bruxelles. “Abbiamo cominciato le discussioni con altri leader dell’Europa su questo tema – dice – e naturalmente abbiamo la data del 21 Gennaio indicata dal Parlamento, per questo dobbiamo affrontare questa questione prima di quella scadenza” entro la quale il voto di ratifica per ora rinviato andrà definito.

Le parole di Tusk

Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, al termine del suo incontro con Theresa May, ha scritto su Twitter: è stata “una discussione lunga e franca con la premier Theresa May, prima del summit sulla Brexit. È chiaro che i 27 Paesi UE vogliono aiutare, la domanda è come”.

Lo scenario della “Brexit no deal”

Il governo britannico, ha sottolineato la premier britannica, ha già “intensificato i preparativi” per un’ipotetica “Brexit no deal” (senza accordo) a scopo precauzionale, pur insistendo di voler portare a casa un accordo. “È una cosa sensata per il governo discutere su come assicurare piani di emergenza”, ha affermato May, aggiungendo che il Consiglio dei Ministri continuerà a esaminare “ulteriori necessità relative alla preparazione di un no deal”.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)