L’INCONTRO STORICO FRA LE DUE COREE. Stretta di mano al confine tra Kim Jong-un e Moon Jae-in. Impegno a trasformare l’armistizio siglato nel 1953 in un vero e proprio trattato di pace entro il 2018: “Abbiamo realizzato che siamo una nazione”

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Storico incontro fra i leader delle due Coree al confine fra i due Stati. La stretta di mano tra Kim Jong-un e Moon Jae-in è avvenuta alle 9:30 del 27 Aprile, a cavallo della linea di demarcazione del villaggio di Panmunjom, primo gesto degli auspici che il terzo summit intercoreano possa dare vita a una “nuova storia dei rapporti” tra i due Paesi divisi al 38° parallelo all’insegna di una pace stabile e duratura cementata dalla denuclearizzazione.

L’incontro fra Kim e Moon

Kim ha raggiunto il confine avendo al fianco i collaboratori chiave. Indossando il tradizionale abito scuro in stile Mao, ha camminato verso lo stretto corridoio che separa i due edifici dei meeting, noti come T2 e T3, nella Joint Security Area. Moon l’ha atteso sorridente sul cordolo di cemento che segnala il confine: i due hanno posato per i flash dei fotografi a immortalare l’evento. Kim, primo leader della famiglia al potere da circa 70 anni a calpestare il territorio sudcoreano, ha a sorpresa sollecitato Moon a riattraversare il confine, cosa fatta tenendosi per mano. Pochi secondi dopo, i due sono tornati al Sud incamminandosi sul tappeto rosso, dietro la guardia presidenziale sudcoreana in costume tradizionale.

La cerimonia di benvenuto

Alla Peace House, luogo scelto per i negoziati, si è tenuta la cerimonia di benvenuto e i due leader hanno passato in rassegna il picchetto d’onore e presentato le rispettive delegazioni. “Una nuova storia adesso, a un punto di partenza della storia di una nuova era di pace”, recita l’intero messaggio scritto da Kim sul libro degli ospiti. Poco dopo ha avuto inizio la prima tornata di colloqui del summit, partiti alle 10:15 locali.

I colloqui

Moon Jae-in e Kim Jong-un hanno convenuto sull’impegno di completare la denuclearizzazione della penisola coreana, concordando anche di ridurre gli arsenali convenzionali a sostegno degli sforzi per ridurre le tensioni militari e rafforzare la pace nella penisola. Le due Coree di sono impegnate a trasformare entro il 2018 l’armistizio siglato nel 1953 in un vero e proprio trattato di pace. Lo prevede la dichiarazione congiunta firmata dai leader Moon Jae-in e Kim Jong-un.

“Abbiamo aspettato a lungo questo momento per molto tempo e quando è giunto abbiamo realizzato che siamo una nazione, che siamo vicini”. È il messaggio letto dal leader nordcoreano Kim Jong-un, a commento della firma della dichiarazione congiunta. “Siamo legati dal sangue e i compatrioti non possono vivere separatamente”, ha aggiunto.

Le due Coree hanno concordato che il presidente Moon Jae-in debba visitare Kim Jong-un a Pyongyang in autunno. La dichiarazione congiunta firmata dai due leader, tuttavia, non precisa il periodo limitandosi a ricordare che tra i due ci saranno, su base regolare, incontri e telefonate dopo la recentissima apertura di una linea rossa.

Il pino della pace e della prosperità

Moon Jae-in e Kim Jong-un hanno piantato un pino a sud del confine di Panmunjom, simbolo dei migliori auspici per la penisola, scoprendo una roccia su cui sono scolpiti i nomi dei leader e la frase “qui piantiamo pace e prosperità”. Alla base dell’albero, germogliato nel 1953, alla fine della Guerra di Corea, i leader hanno sistemato il terreno del monte Halla nell’isola di Jeju e del monte Paektu, i punti più a sud e a nord della penisola. Sul pino è stata poi versata acqua dei fiumi Han di Seul e Taedong di Pyongyang.

Il commento di Trump

Così il presidente statunitense Donald Trump su Twitter: “La guerra coreana finirà! Gli Stati Uniti, e tutto il suo grande popolo, dovrebbero essere molto fieri di ciò che sta avendo luogo adesso in Corea!”. Mentre in un tweet precedente aveva scritto: “Dopo un anno furioso di lanci di missili e test nucleari, un incontro storico tra la Corea del Nord e del Sud sta avendo luogo. Stanno succedendo belle cose, ma solo il tempo potrà dirlo”.

Il commento di Gentiloni

L’attuale presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni ha twittato: “Le due Coree annunciano: “La guerra è finita”. Sono passati più di sessant’anni. Il futuro è pieno di incognite ma la giornata è storica”.
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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)