L’ATTENTATO IN UN’EMITTENTE TELEVISIVA A KABUL. Un commando armato, formato da almeno tre persone, ha fatto irruzione nell’edificio. L’ISIS ha rivendicato l’attentato, ma il bilancio delle vittime non è ancora confermato da fonti ufficiali

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Attentato a Kabul, capitale dell’Afghanistan, contro l’emittente televisiva Shamshad. Un commando armato, formato da almeno tre persone, ha fatto irruzione martedì mattina alle 10:45 locali nei locali dell’emittente. Un attentatore suicida avrebbe fatto detonare il suo esplosivo all’ingresso, per consentire agli altri membri del commando di fare irruzione nell’edificio.

Il gruppo del sedicente Stato islamico l’ha rivendicato, tramite un comunicato all’agenzia di propaganda Amaq: “Abbiamo fatto almeno 20 morti”. Il primo bilancio, riferito dai jihadisti, non è ancora confermato ufficialmente. Secondo fonti locali, le vittime accertate al momento sarebbero due, mentre ci sarebbero numerosi i feriti.

L’emittente è tornata a trasmettere dopo che le forze di sicurezza hanno posto fine all’attacco. Così il reporter Faisal Zaland, che è riuscito a fuggire da una porta di servizio: “Tramite le telecamere di sicurezza ho visto tre assalitori entrare nell’edificio dell’emittente. Prima hanno sparato a una guardia, poi sono entrati. Hanno cominciato a lanciare granate e sparare”.

“È stato un attacco a alla libertà dei media, ma non ci ridurrà in silenzio”, ha riferito il direttore delle news di Shamshad, Adib Ehsas. “Ero nel mio ufficio quando degli uomini armati che indossavano l’uniforme della polizia hanno attaccato l’edificio. Hanno ucciso una delle guardie all’ingresso e sono entrati, aprendo il fuoco. Molti di noi sono stati in grado di fuggire, ma alcuni sono rimasti feriti, mentre altri sono saltati fuori dalle finestre”.

 

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)