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#LeggeElettorale. Approvata definitivamente dal Senato. Scheda iter: https://t.co/pcEiQrhNoP Comunicato seduta: https://t.co/fUWpOn9JuE pic.twitter.com/eLrapFR8Vi
— Senato Repubblica (@SenatoStampa) 26 ottobre 2017
La nuova legge elettorale per il rinnovo del Parlamento italiano – definita anche “Rosatellum bis” dal nome dal capogruppo PD alla Camera Ettore Rosato – è stata approvata in via definitiva dal Senato.
Il voto finale sul provvedimento è arrivato giovedì 26 Ottobre verso mezzogiorno: 214 favorevoli, 61 voti contrari e 2 astenuti. Per l’occasione, ha retto il patto fra PD, Forza Italia, AP e Lega.
Cosa prevede il “Rosatellum”
La nuova legge elettorale prevede un sistema elettorale misto, in cui la distribuzione dei seggi è per il 36% maggioritaria e per il 64% proporzionale.
La ripartizione dei seggi
Nel dettaglio, 231 seggi alla Camera e 116 seggi al Senato vengono assegnati attraverso collegi uninominali con formula maggioritaria, in cui vince il candidato più votato. L’assegnazione dei restanti seggi avviene invece con metodo proporzionale, nell’ambito di collegi plurinominali: sono previsti listini molto corti, con un minimo di due e un massimo di quattro candidati.
La scheda unica
L’elettore vota il contrassegno della lista prescelta ed il voto è attribuito anche al candidato. La nuova scheda elettorale prevede il nome del candidato nel collegio uninominale ed il contrassegno della lista o delle liste collegate, corredate dei nomi dei candidati nel collegio plurinominale. Nei collegi uninominali il seggio è assegnato al candidato che consegue il maggior numero dei voti. Per i seggi da assegnare alle liste nei collegi plurinominali, il riparto avviene a livello nazionale, con metodo proporzionale, tra le coalizioni di liste e le liste che abbiano superato le soglie di sbarramento. Il deputato eletto in più collegi plurinominali è proclamato nel collegio nel quale la lista cui appartiene ha ottenuto la minore percentuale di voti validi rispetto al totale dei voti validi del collegio. Il deputato eletto in un collegio uninominale e in uno o più collegi plurinominali s’intende eletto nel collegio uninominale.
La soglia di sbarramento
I partiti possono presentarsi da soli o in coalizione unica a livello nazionale. I partiti in coalizione presentano candidati unitari nei collegi uninominali. Lo sbarramento è al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni, ma all’interno di queste non vengono computati i voti dei partiti che non hanno superato la soglia dell’1%.
La raccolta delle firme
I partiti o le nuove formazioni che non sono in Parlamento o non hanno un proprio gruppo per candidarsi dovranno raccogliere, per le prossime elezioni, 750 firme. A partire dal prossimo turno elettorale il numero verrà raddoppiato. Sempre e solo per questa tornata, gli avvocati cassazionisti potranno autenticare le firme per le liste elettorali. Sono esentati dalla raccolta i partiti che si sono formati prima del 15 Aprile 2017.
Il tagliando antifrode
Le schede elettorali saranno fornite di tagliando rimovibile con un numero progressivo, che sarà annotato prima che l’elettore entrerà nella cabina per votare. In questo modo si potrà evitare lo scambio con frode di schede prestampate. Sulla scheda elettorale ci saranno anche istruzioni per informare gli elettori su come verrà distribuito il loro voto.
Il testo integrale e ufficiale della nuova legge elettorale
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)