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Nel giorno di Pasqua, in Sri Lanka, diverse esplosioni hanno colpito chiese e hotel, facendo una strage. Il bilancio è di oltre 300 vittime e circa 500 feriti.
A Colombo è stato colpito il santuario di Sant’Antonio, gli hotel di lusso Shangri-La, Kingsbury e Cinnamon Grand Colombo; un piccolo hotel a Dehiwala, periferia meridionale, vicino allo zoo. A Negombo, a nord della capitale, è stata colpita una chiesa. Un’altra chiesa è stata attaccata a Batticaloa, nell’est del Paese, nella parte opposta dell’isola.
Tra le vittime degli attentati ci sono anche tre dei quattro figli del miliardario danese Anders Holch Povlsen, proprietario della catena Bestseller e principale azionista della britannica Asos.
La polizia dello Sri Lanka ha trovato 87 detonatori vicino la principale stazione di autobus di Colombo. L’ha detto un portavoce delle forze dell’ordine, secondo quanto riportato dal Guardian. Particolarmente accese le polemiche dopo che si è saputo che capo della polizia, l’11 Aprile, aveva lanciato l’allerta su un rischio di attacchi kamikaze in chiese importanti.
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)