LA QUESTIONE DELL’IRAN. Crescono le proteste contro il carovita e il regime, almeno due persone sono morte negli scontri. Instagram e Telegram bloccati “per mantenere la pace”. Il presidente statunitense Trump: “Il mondo vi sta guardando”

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“Il governo iraniano dovrebbe rispettare i diritti del suo popolo, incluso quello di espressione. Il mondo sta guardando”. È il tweet della portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, in merito alle manifestazioni degli ultimi giorni in Iran, ripostato poi direttamente dal presidente statunitense Donald Trump.

La situazione in Iran

Crescono in Iran le proteste contro il carovita e il regime. Circa 50 manifestanti sono stati arrestati: il governo iraniano ha avvertito la popolazione di evitare “raduni illegali”, mentre sui social media si moltiplicano gli appelli a dare vita a nuove proteste in tutto l’Iran.

Almeno due persone sono morte negli scontri durante le proteste contro il governo a Droroud, nel Lorestan. Ma secondo i media locali il bilancio sarebbe più alto: sei persone sarebbero state uccise e diverse altre ferite quando agenti della Guardia Rivoluzionaria hanno sparato per disperdere una manifestazione, nell’Iran centrale. Siti web dell’opposizione hanno pubblicato online filmati in cui si vedono migliaia di persone che partecipano a manifestazioni di protesta notturne.

Instagram e Telegram sono stati bloccati “per mantenere la pace” durante le proteste: lo annuncia la tv di stato iraniana, dopo che l’amministratore delegato di Telegram, Pavel Durov aveva denunciato via Twitter il blocco dell’app.

Il governo iraniano di Hassan Rohani, insieme ad alcuni riformisti moderati, ha accusato gli avversari conservatori di essere dietro le proteste di piazza. Alcuni conservatori hanno infatti sostenuto i dimostranti affermando che il popolo ha il diritto di esprimere dissenso rispetto ai propri problemi economici.

 

Il tweet di Trump

La reazione dell’Iran

“Il popolo iraniano non dà credito alle dichiarazioni ingannevoli e opportunistiche del signor Trump o dei suoi funzionari”. È quanto riferisce il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Bahram Ghasemi, citato dalla tv di Stato, condannando il tweet del presidente degli Stati Uniti in sostengo al diritto degli iraniani di manifestare.
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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)