L’ATTENTATO DI NEW YORK. Trump fa pressioni sul Congresso affinché cambi il sistema per ottenere la Green Card. Il presidente americano ha dichiarato di volere spezzare “la catena dell’immigrazione”, ricordando che l’attentatore di Manhattan, l’uzbeko Sayfullo Saipov, ha portato negli Stati Uniti altre persone

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Successivamente all’attentato di New York, avvenuto nel giorno di Halloween a Manhattan, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è tornato a fare pressioni sul Congresso affinché cambi il sistema di una “lotteria” a cui ogni anno partecipano milioni di persone da tutto il mondo, poiché consente a stranieri di vincere una Green Card e dunque di diventare residenti permanenti degli Stati Uniti ed eventualmente cittadini americani.

Trump ha dichiarato di volere spezzare “la catena dell’immigrazione”, ricordando che l’attentatore di New York, l’uzbeko Sayfullo Saipov, ha portato negli Stati Uniti altre persone. Il presidente ha anche criticato duramente il “Politically Correct” nel rispondere alla sfida del terrorismo aggiungendo che Saipov è “un animale” e bisognerebbe prendere in considerazione l’ipotesi di mandarlo al carcere di Guantanamo o condannarlo a morte: “Il terrorista di New York era  soddisfatto e ha chiesto che la bandiera dell’ISIS fosse appesa nella sua camera d’ospedale. Ha ucciso 8 persone e ne ha ferite gravemente altre 12. Dovrebbe essere condannato a morte”.

Nel corso dell’interrogatorio, Saipov ha detto: “Avrei voluto uccidere più persone”. Ne avrebbe uccise altre se il mezzo che guidava non si fosse andato a scontrare con un altro, che lo ha costretto ad uscire dall’abitacolo e la polizia lo ha quindi fermato. L’uomo ha aggiunto di aver pianificato l’attacco per oltre un anno.

Negli Stati Uniti dal 2010, Saipov era stato fermato nel 2015 da agenti federali per chiarire se avesse legami con elementi jihadisti, ma non erano state trovate prove e non fu indagato. Ha una moglie e due figli a Paterson, nel New Jersey. La donna è stata sentita, il computer è stato sequestrato e si stanno cercando informazioni su una possibile rete terroristica in Uzbekistan.

L’attentato di Manhattan

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)