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La ripresa nell’Eurozona prosegue “a ritmo sostenuto” con un “significativo miglioramento delle prospettive di crescita”. Tuttavia “un ampio grado di stimolo monetario rimane necessario”, a fronte di un’inflazione che rimane moderata e deve ancora mostrare “segnali convincenti di una protratta tendenza al rialzo”. Lo scrive la BCE nel bollettino economico.
I punti essenziali del bollettino economico della BCE
“L’espansione economica nell’area dell’euro continua a essere sostenuta e generalizzata nei diversi paesi e settori. La crescita del PIL in termini reali è sostenuta dalla crescita dei consumi privati e degli investimenti, nonché dalle esportazioni, che beneficiano della ripresa generalizzata a livello mondiale. I risultati dell’ultima indagine e i dati più recenti confermano una robusta dinamica espansiva”.
Nel terzo trimestre del 2017 il PIL in termini reali, “è salito dello 0,6% sul periodo precedente, dopo un aumento dello 0,7% nel secondo trimestre. La domanda interna, in particolare la spesa per investimenti fissi, ha continuato a fornire il principale contributo, coadiuvata, in misura minore, dalle esportazioni nette e dalla variazione delle scorte. Dal lato della produzione, l’attività economica si è espansa, con una forte crescita del valore aggiunto nell’industria (escluse le costruzioni) e una crescita lievemente inferiore nei settori delle costruzioni e dei servizi”.
Nonostante ciò la BCE sottolinea come il consiglio direttivo nella sua ultima riunione abbia deciso di lasciare invariati i tassi di interesse di riferimento e continua attendendosi “che rimangano sui livelli attuali per un prolungato periodo di tempo, e ben oltre l’orizzonte degli acquisti netti di attività”: “Un ampio grado di accomodamento monetario è ancora necessario per assicurare un ritorno dell’inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2%”.
Le proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro formulate a Dicembre dagli esperti dell’Eurosistema “prevedono una crescita annua del PIL pari al 2,4% nel 2017, al 2,3% nel 2018, all’1,9% nel 2019 e all’1,7% nel 2020”. Per quanto riguarda i prezzi, la BCE conferma la stima di inflazione per il 2017 e rivede al rialzo la prospettiva per il 2018 “soprattutto per effetto delle più elevate quotazioni del petrolio e dei beni alimentari”. Le proiezioni macroeconomiche “indicano un tasso annuo di inflazione misurato sullo IAPC (Indice armonizzato dei prezzi al consumo) dell’1,5% nel 2017, dell’1,4% nel 2018, dell’1,5% nel 2019 e dell’1,7% nel 2020”.
La versione integrale e ufficiale del bollettino economico della BCE
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)