L’ACCORDO SULLA BREXIT. Raggiunta l’intesa fra Juncker e May sulle tre priorità: i diritti dei cittadini, il “conto” del divorzio e la questione irlandese. Il Consiglio UE deciderà se è un “progresso sufficiente” per aprire la seconda fase dei negoziati

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C’è l’accordo sulla Brexit. L’annuncio arriva il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker dopo l’incontro con la premier britannica Theresa May a Bruxelles, che ha consentito di trovare un’intesa da sottoporre al vertice UE del 14-15 Dicembre.

Ricordiamo che la Brexit ha una data e un’ora precisa: il 29 Marzo 2019 alla mezzanotte Bruxelles, le 23 di Londra. Sarà una “Soft Brexit”, secondo quanto emerge da questo primo accordo su tre priorità: i diritti dei cittadini europei che risiedono nel Regno Unito resteranno quelli attuali; per quanto riguarda il conto da pagare, il Regno Unito ha accettato le condizioni di Bruxelles e continuerà a pagare per gli impegni che ha preso e che continuerà a prendere da qui alla data della Brexit; sulla questione del confine col Nord dell’Irlanda si è deciso che non ci sarà nessuna frontiera fra Eire e Nord Irlanda e nemmeno fra Nord Irlanda e il resto del Regno Unito.

La Commissione UE raccomanda al Consiglio europeo a 27 di dichiarare che è stato fatto “progresso sufficiente” sui diritti dei cittadini, il “conto” del divorzio e la questione irlandese nella prima fase dei negoziati dell’articolo 50 sulla Brexit. Ora spetta al vertice a 27 del 15 Dicembre decidere se così è, per dare il via libera alla seconda fase dei negoziati sulle relazioni future dell’UE con il Regno Unito

Il comunicato stampa

“L’intesa comune” raggiunta dai negoziatori “riconosce il ruolo della Corte di giustizia” europea “come l’arbitro ultimo dell’interpretazione della legislazione dell’Unione”. Allo stesso tempo saranno i tribunali britannici ad occuparsi delle cause sollevate dai cittadini UE sulla tutela dei loro diritti. I giudici britannici potranno rivolgersi alla Corte UE per questioni interpretative “entro 8 anni” dall’entrata in vigore delle norme sui cittadini. La Gran Bretagna si è impegnata a “evitare che sia eretta una frontiera fisica” tra Irlanda e Irlanda del Nord. È quanto si legge nel testo della comunicazione della Commissione UE.

Le parole di Juncker

“È stato un negoziato difficile, ma ora abbiamo una prima svolta, sono soddisfatto dell’accordo equo che abbiamo raggiunto con la Gran Bretagna. È giunto ora il momento di guardare al futuro in cui la Gran Bretagna è un amico e un alleato, con un periodo di transizione, ma faremo un passo dopo l’altro. Ora ci stiamo tutti muovendo verso la seconda fase e questo sulla base di una fiducia rinnovata”.

Le parole della May

“Abbiamo lavorato duro, non è stato facile per entrambe le parti. L’accordo stretto fra Unione europea e Gran Bretagna garantisce i diritti di oltre 3 milioni di cittadini europei che vivono in Gran Bretagna, a cui si applicherà il diritto britannico in corti britanniche. Per quanto riguarda il conto si è raggiunta un’intesa equa per i contribuenti britannici che consentirà di investire di più nelle priorità nazionali”.

L’accordo sulla Brexit: i negoziati

La data della Brexit

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)