L’ACCORDO SULLA BREXIT. I ministri degli Affari europei dell’Unione Europea a 27 hanno adottato le linee guida per i negoziati con il Regno Unito sul periodo transitorio che durerà fino al 31 Dicembre 2020

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I ministri degli Affari europei dell’Unione Europea a 27 hanno adottato le linee guida per i negoziati con il Regno Unito sul periodo transitorio dopo la Brexit. Il periodo transitorio durerà fino al 31 Dicembre del 2020.

Le linee guida adottate dall’UE a 27

Il Regno Unito resterà di fatto dentro l’UE per quasi due anni dopo la Brexit, senza essere più presente nelle sue istituzioni ma dovendone rispettare tutte le regole, comprese quelle che verranno modificate dopo l’uscita. Nella parte specifica sul periodo transitorio, il documento ribadisce che “un Paese che non è membro dell’Unione e non rispetta i medesimi obblighi di un membro non può avere gli stessi diritti e godere degli stessi vantaggi”. Durante la transizione post-Brexit, “l’aquis comunitario (l’insieme delle norme dell’UE) deve applicarsi automaticamente a e nel Regno Unito”, dice il documento, facendo anche menzione delle disposizioni di Euratom. Inoltre, “l’effetto diretto e la primazia del diritto dell’Unione devono essere preservati”. Durante la transizione, “il Regno Unito dovrà anche continuare la sua partecipazione nell’Unione Doganale e nel Mercato Unico (con tutte quattro le libertà)” e “continuare a rispettare la politica commerciale dell’UE”, raccogliendo i dazi della tariffa doganale comune.

Il Regno Unito non può vincolarsi con accordi internazionali nei settori di competenza del diritto dell’Unione, a meno che non autorizzato a farlo dall’Unione”, dice il testo. La Corte di giustizia dell’UE continuerà a esercitare la propria giurisdizione sul Regno Unito durante tutto il periodo transitorio. Per contro, dopo la Brexit e durante la transizione, “il Regno Unito non parteciperà più né nominerà o eleggerà membri delle istituzioni dell’Unione, né parteciperà nel processo decisionale o di governance degli organismi, degli uffici e delle agenzie”. Solo “in via eccezionale, caso per caso, il Regno Unito potrebbe essere invitato a partecipare senza diritto di voto”. Il documento prevede “consultazioni specifiche” per fissare le quote di pesca durante il periodo transitorio.

L’accordo di principio raggiunto a Dicembre su diritti dei cittadini, rispetto degli impegni finanziari di Londra e frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord, dev’essere “rispettato in pieno e tradotto fedelmente in termini legali il più presto possibile”, altrimenti non ci saranno progressi nella seconda fase di negoziati sul periodo transitorio e le relazioni future, dice il testo adottato.

I temi ancora da affrontare

“È necessario completare il lavoro su tutte le questioni del ritiro, incluse quelle non ancora affrontate nella prima fase”, dice la bozza. “Queste includono questioni come la governace dell’Accordo di Ritiro, i diritti di proprietà intellettuale, le attuali procedure per gli appalti pubblici, le questioni legate alle dogane necessarie a un ritiro ordinato dall’Unione, la protezione dei dati personali e l’uso di informazioni ottenuto o processate” prima dell’uscita dall’UE. Come già affermato a Dicembre, i 27 vogliono che il Regno Unito garantisca la piena libertà di circolazione dei cittadini – compreso il diritto di istallarsi nel Paese – durante tutto il periodo transitorio. Le disposizioni speciali concordate a dicembre sui diritti dei cittadini europei presenti nel Regno Unito dovranno quindi applicarsi a partire “dalla fine del periodo transitorio”.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)