L’ADDIO DELLA MAY AL REGNO UNITO. Il 7 Giugno la premier britannica si è ufficialmente dimessa. Si lavora per trovare il successore, ma tre anni dopo il drammatico referendum della Brexit continua la profonda crisi politica

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Il 7 Giugno 2019 la premier britannica Theresa May si è dimessa ufficialmente, ha lasciato la guida del partito conservatore aprendo ufficialmente la corsa per trovare il suo successore che dovrà riuscire dove lei ha fallito: raggiungere un accordo per condurre il Regno Unito fuori dall’Unione europea. La May resterà a Downing Street fino a quando un nuovo leader non sarà stato nominato, probabilmente a fine Luglio.

L’annuncio delle dimissioni in lacrime

Voleva entrare nella storia come colei che era riuscita a far uscire il Regno Unito dall’Unione europea, ma il 24 Maggio, il giorno dopo le elezioni europee, in lacrime davanti al numero 10 di Downing Street, Theresa May ha gettato la spugna, dopo mesi passati sull’orlo del baratro.

La parabola della May

Dopo aver sostenuto David Cameron nella sua scalata alla conquista del partito nel 2005, lo raggiunse a Downing Street nel 2010 dove assunse la guida del ministero degli Interni. Rimase sei anni in questa posizione di grande responsabilità in cui ottenne consensi i per la sua gestione ferma del dossier immigrazione. Nel 2016, all’indomani della vittoria della Brexit al referendum (23 Giugno 2016) lo sostituì e, dopo aver fatto una timida campagna a favore del “remain“, sposò immediatamente il risultato del referendum annunciando: “Adesso siamo tutti Brexiters“. La premier 62enne ha lavorato per tre anni per stilare un piano di uscita dall’UE, che tuttavia è stato bocciato per tre volte in Parlamento.

La situazione attuale

Tre anni dopo quel drammatico referendum, nel Paese che avrebbe dovuto lasciare l’UE il 29 Marzo scorso, continua la profonda crisi politica con un Parlamento incapace di mettersi d’accordo su quale debba essere in futuro il proprio legame con l’Europa.

I possibili successori

Tra i possibili successori della May ci sono Boris Johnson, acceso “brexiteer”, e il ministro dell’Ambiente Michael Gove. Le candidature devono essere presentate entro il 10 Giugno, mentre il 13 Giugno si terranno i primi scrutini segreti tra i 313 parlamentari conservatori, May compresa, fino ad arrivare al 20 Giugno con due soli candidati da sottoporre al voto di circa 100 mila membri del partito conservatore.

 

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)