LA CONFERENZA SULLA LIBIA. Il 12 e 13 Novembre, a Palermo, riuniti leader politici e alti rappresentanti. Presente anche il generale Haftar, leader della Cirenaica e avversario del premier Al Serraj. Conte: “Appello al dialogo e all’inclusività”

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A Palermo, presso Villa Igiea, la Conferenza internazionale per la Libia. Partecipano leader politici e alti rappresentanti di Italia, Algeria, Austria, Canada, Ciad, Cina, Congo, Repubblica Ceca, Egitto, Etiopia, Francia, Germania, Grecia, Giordania, Malta, Marocco, Paesi Bassi, Niger, Polonia, Qatar, Russia, Arabia Saudita, Spagna, Sudan, Svezia, Svizzera, Tunisia, Turchia, Emirati Arabi, Regno Unito, Stati Uniti e anche i rappresentanti organizzazioni internazionali.

La presenza del generale Haftar

Il generale libico Khalifa Haftar, leader della Cirenaica e avversario del premier del governo di accordo nazionale libico Fayez Al Serraj, è arrivato a Palermo lunedì sera intorno alle 20 ed è poi giunto a Villa Igiea, dove ha avuto un breve incontro con il premier Conte. Haftar ha poi lasciato Villa Igiea, senza partecipare alla cena delle delegazioni della Conferenza. In tarda serata un bilaterale con Conte.

L’appello di Conte

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha lanciato un appello al “dialogo” ai capi delle delegazioni presenti alla Conferenza di Palermo per la Libia. “Sono due le parole che più di altre esprimono la due giorni della Conferenza: dialogo e inclusività”, ha dichiarato Conte intervenendo alla cena di lavoro. “Chiedo a tutti, pur nel rispetto delle posizioni di ciascuno, di vivere questa Conferenza con uno spirito costruttivo, con il desiderio di lavorare per il bene della Libia e del suo straordinario popolo”, ha aggiunto il premier. “Mi auguro che le discussioni di queste due giornate possano continuare a consolidare le basi della comprensione reciproca, accorciando le distanze tra le parti”, ha aggiunto il premier, specificando che non sono possibili “miracoli o scorciatoie”.  “La Conferenza di Palermo è una tappa di un percorso più ampio che non è iniziato certo oggi e che non finirà domani”, ha aggiunto. “Sarà quindi fondamentale – ha spiegato il premier – che il capitale politico che poniamo oggi sul tavolo possa tradursi in azioni concrete domani”. “Dobbiamo vigilare – ha concluso – affinché siano assicurati a questi nostri incontri seguiti adeguati e concreti”.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)