LE ELEZIONI IN UNGHERIA. Il primo ministro Orban è uscito vincitore e ha ottenuto il suo quarto mandato: è il principale difensore della chiusura delle frontiere europee e di un muro con cui blindarle dall’ingresso dei migranti

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Domenica 8 Aprile l’Ungheria ha votato per le elezioni legislative in cui il primo ministro Viktor Orban ha ottenuto in maniera schiacciante il quarto mandato dal 1998, il terzo consecutivo: il suo partito, Fidesz, conserva la maggioranza assoluta nel Parlamento con il 49% dei consensi. Secondo è il partito Jobbik con il 20%, terza l’alleanza socialisti-verdi con 12%. Fino alla chiusura dei seggi, alle 19, circa 5,5 milioni di elettori sono andati alle urne, il 70%.

“La vittoria – ha detto Orban subito dopo l’esito – è un’opportunità per difendere l’Ungheria”. L’Ungheria  di Orban è nota per essere tra i promotori della profonda frattura all’interno dell’Unione europea. Il primo ministro, con le sue posizioni controverse e intransigenti, è stato il principale difensore della chiusura delle frontiere europee e di un muro con cui blindarle dall’ingresso dei migranti, nel nome del pericolo di trasformare la nazione in un “caos” se diventasse un “Paese di immigrati”.

Il partito Fidesz di Orban è stato creato nel 1988 come movimento liberale, capace di attirare i giovani a favore della democrazia parlamentare. A fine anni 90, Orban cominciò a spostare sempre più il partito per sfruttare il vuoto creatosi a destra. Le sue posizioni nazionaliste hanno avuto forte presa su una vasta fetta di elettorato. Di fronte ai grandi temi che hanno messo in crisi l’Europa, dall’economia ai migranti, Orban ha saputo canalizzare lo scontento e le paure nel mito della difesa dell’identità nazionale. In nome di questo il suo governo, seppur democraticamente eletto, ha messo all’angolo i mezzi di comunicazione, ristretto i margini d’azione dei gruppi per i diritti civili e dei tribunali, rifiutato il multiculturalismo. Tra i suoi simpatizzanti ci sono Matteo Salvini in Italia, Marine Le Pen in Francia, Nigel Farage nel Regno Unito, il Partito della libertà austriaco e l’AFD tedesco.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)