IL VIAGGIO DI ERDOGAN IN ITALIA. Il presidente turco ha incontrato il Papa, Mattarella e Gentiloni: “L’adesione della Turchia all’UE non può essere sacrificata a calcoli di politica interna e Gerusalemme non è una questione solo dei musulmani”

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Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan è arrivato in Italia per incontrare il Papa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Paolo Gentiloni.

Le dichiarazioni di Erdogan alla vigilia della visita in Italia

“L’adesione della Turchia all’Unione europea non può essere sacrificata a calcoli di politica interna e Gerusalemme non è una questione solo dei musulmani”, ha dichiarato Erdogan. Secondo il presidente turco lo status della Città Santa “deve essere preservato, sulla base delle risoluzioni ONU, assicurando a musulmani, cristiani ed ebrei di vivere in pace, fianco a fianco. L’unica via è la soluzione dei due Stati”. E sul recente intervento turco nella provincia siriana di Afrin: “Combattiamo solo i terroristi. Ed abbiamo il diritto di farlo”, e assicura che Ankara contribuirà all’integrità territoriale della Siria. Quanto alla Libia, Erdogan sottolinea che “la Turchia sostiene con vigore l’integrità del territorio libico e la sua unione politica”, ricorda che Roma ed Ankara hanno rilanciato le attività delle loro ambasciate a Tripoli e annuncia che presto sarà operativo un gruppo di lavoro congiunto.

L’incontro con il Papa

Nella mattina del 5 Febbraio, Bergoglio ha ricevuto in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdoğan, il quale, successivamente, ha incontrato Sua Eminenza Rev.ma il Sig. Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato dall’Ecc.mo Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. “Nel corso dei cordiali colloqui – riferisce la nota del Vaticano – sono state evocate le relazioni bilaterali tra la Santa Sede e la Turchia e si è parlato della situazione del Paese, della condizione della Comunità cattolica, dell’impegno di accoglienza dei numerosi profughi e delle sfide ad esso collegate. Ci si è poi soffermati sulla situazione in Medio Oriente, con particolare riferimento allo statuto di Gerusalemme, evidenziando la necessità di promuovere la pace e la stabilità nella Regione attraverso il dialogo e il negoziato, nel rispetto dei diritti umani e della legalità internazionale”. Il Papa ha donato a Erdogan un medaglione rappresentante un angelo, spiegando: “Questo è un angelo della pace che strangola il demone della guerra. È simbolo di un mondo basato sulla pace e la giustizia”. Il presidente turco ha donato al Pontefice delle ceramiche di Iznik, realizzate con una tecnica popolare ai tempi del sultano ottomano Solimano il Magnifico e il poema “Masnavi” del mistico sufi e poeta persiano Rumi, tradotto in italiano e in inglese.

L’incontro con Mattarella

Dopo l’udienza in Vaticano, il presidente turco è stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si è trattato di un incontro “franco e rispettoso”, a quanto si apprende, durante il quale sono state ribadite le rispettive posizioni: per quanto riguarda i rapporti fra Turchia ed Europa, da parte italiana si è confermata la posizione sostanzialmente coincidente con quella espressa da Bruxelles, mentre Erdogan ha ribadito le posizioni e le richieste espresse in questi ultimi giorni in varie interviste. Sul fronte bilaterale, invece, prosegue il dialogo, che si intende mantenere aperto, e che vede in alcuni ambiti degli accordi già operativi su cui convergono gli interessi dei due Paesi e sul quale s’intende proseguire con una cooperazione molto stretta e positiva.

L’incontro con Gentiloni

È durata poco più di un’ora la visita del presidente turco Recep Tayip Erdogan al presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi. Circondato da un massiccio apparato di sicurezza Erdogan ha reso omaggio al tricolore e ha assistito agli inni nazionali. Nel picchetto d’onore dei Lancieri di Montebello, in prima fila, anche una donna.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)