STANDARD & POOR’S RIALZA IL RATING DELL’ITALIA. L’Agenzia internazionale rileva le migliorate prospettive di crescita, sostenute da un aumento degli investimenti e dell’occupazione. Gentiloni: “La sfida più urgente è il precariato”

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L’agenzia internazionale Standard & Poor’s ha rivisto al rialzo il rating del nostro Paese: da BBB/A-3 con outlook stabile, a BBB/A-2 con outlook stabile.

S&P’s ha precisato: “Rivediamo al rialzo il rating dell’Italia per le migliorate prospettive di crescita, sostenute da un aumento degli investimenti e dalla crescita dell’occupazione, ma anche dalla politica monetaria espansiva”.

L’Agenzia internazionale ritiene che le riforme compiute negli ultimi due anni dalle autorità italiane per risolvere le difficoltà del settore finanziario dovrebbero sostenere i miglioramenti economici in corso. S&P’s potrebbe considerare un’ulteriore revisione al rialzo del rating se il governo continuerà ad implementare riforme strutturali che sostengono le prospettive di crescita economica o se inizierà a ridurre il debito pubblico.

Il commento del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni

Così Paolo Gentiloni, intervenendo alla 48ª settimana sociale dei cattolici italiani in corso a Cagliari: “Siamo finalmente in una fase di ripresa dalla crisi economica. Nell’economia italiana ci sono segnali incoraggianti di crescita per gli investimenti e l’occupazione, e forse ha anche un certo significato il fatto che per la prima volta dopo 15 anni una agenzia di rating abbia cambiato in meglio il giudizio sul nostro Paese. Non si mangia con il rating di Standard & Poor’s, ma sappiamo che l’immagine del Paese e delle nostre aziende è influenzata da queste dinamiche. Siamo in un contesto di ripresa e, in generale, di positivo andamento dell’economia dell’Eurozona. Ci sono segnali incoraggianti sia per la crescita sia per gli investimenti che per occupazione. Ripresa e maggiore occupazione non sono sinonimi, però il segnale importante è che c’è la possibilità, se ci lavoriamo seriamente, di una ripresa con il lavoro, non di una ripresa senza lavoro. Il precariato senza futuro e senza diritti è una delle offese più terribili alla dignità del lavoro. La sfida più urgente che abbiamo è superare le forme di esclusione che riguardano troppe donne, troppi giovani e troppe aree del Paese in maggiore difficoltà”.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)