IL CASO DELL’EX PRESIDENTE FRANCESE. Sarkozy è stato formalmente incriminato per corruzione, finanziamenti illeciti alla campagna elettorale e occultamento di fondi pubblici libici. L’ex capo dello Stato nega, ecco tutte le tappe dell’indagine

sarkozy

Tempo medio di lettura: 1 minuti

sarkozy

L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato formalmente incriminato per corruzione, finanziamenti illeciti alla campagna elettorale e occultamento di fondi pubblici libici. L’ex presidente, che durante l’interrogatorio ha negato i fatti contestatigli, è accusato di aver ricevuto finanziamenti illeciti da parte della Libia in occasione della campagna elettorale che nel 2007 lo portò alla vittoria delle Presidenziali contro la candidata socialista Segolène Royal.

Le tappe dell’indagine

L’apertura dell’indagine giudiziaria risale all’Aprile 2013: è nata dalla pubblicazione nel  2012 – da parte del sito Mediapart – di un documento libico che menzionava un presunto finanziamento da parte della Libia di Muammar Gheddafi della campagna di Nicolas Sarkozy. Le indagini dei magistrati sono andate avanti, rafforzando i sospetti sulla campagna elettorale dell’ex capo dello Stato.

Nel Novembre del 2016, durante le primarie del partito “I Repubblicani”, l’intermediario Ziad Takieddine aveva affermato di avere trasportato 5 milioni di euro in contanti da Tripoli a Parigi tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007 per consegnarli a Claude Gueant, ex segretario generale dell’Eliseo, e poi a Nicolas Sarkozy, allora ministro dell’Interno.

Gli inquirenti hanno così investigato sulla possibile “complicità nella corruzione di pubblico ufficiale straniero” e “complicità nell’appropriazione indebita di fondi pubblici in Libia”, in considerazione anche del fatto che tali osservazioni confermavano di fatto quelle del 20 Settembre 2012 di Abdallah Senoussi, ex direttore dell’Intelligence militare libica, davanti al procuratore generale del Consiglio nazionale transitorio libico.

Inoltre, i libri dell’ex ministro del petrolio libico Shoukri Ghanem, morto nel 2012 in circostanze ancora dubbie, menzionano l’esistenza di pagamenti a Nicolas Sarkozy.

Beshir Saleh, ex gran finanziere di Gheddafi e uomo di relazioni con la Francia, recentemente ferito da colpi d’arma da fuoco durante un attacco a Johannesburg, aveva dichiarato a Le Monde: “Gheddafi ha detto di aver finanziato Sarkozy. Sarkozy ha detto che non è stato finanziato. Credo più a Gheddafi che a Sarkozy”.

foto_stefania
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)