IL TERZO SHUTDOWN DEGLI STATI UNITI. Stavolta ad innescarlo è stata la mancanza d’accordo tra il presidente e i democratici sui fondi per il muro alla frontiera con il Messico: Trump ha dimezzato le richieste, ma il contrasto non s’è risolto

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Terzo shutdown in un anno per gli Stati Uniti. Luci accese alla Casa Bianca, luci spente sul Campidoglio nel Congresso. Il blocco delle attività governative non essenziali che s’innesca qualora il Congresso non riesca ad approvare la finanziaria è scattato alla mezzanotte di venerdì 21 Dicembre: circa 800 mila dipendenti federali restano senza retribuzione, ma 420 mila di essi devono lo stesso andare al lavoro perché considerati “essenziali”.

Stavolta ad innescarlo è stata la mancanza d’accordo tra il presidente e i democratici sui fondi per il muro alla frontiera con il Messico: un braccio di ferro in cui la rigidità delle posizioni è acuita dal fatto che, da Gennaio, i democratici avranno la maggioranza alla Camera e quindi ancora più potere negoziale. Trump ha dimezzato le richieste: da 5 a 2,5 miliardi di dollari, ma il contrasto non s’è risolto.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)