LA MANOVRA FINANZIARIA ITALIANA. La risposta del ministro Tria alla lettera della Commissione europea: “Il governo è cosciente di aver scelto un’impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme UE, decisione difficile ma necessaria”

tria

Tempo medio di lettura: 1 minuti

tria

“Il governo italiano è cosciente di aver scelto un’impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di Stabilità e Crescita”, così il ministro dell’Economia Giovanni Tria nella lettera di risposta alla Commissione europea sulla manovra.

“Il governo è fiducioso che la manovra di bilancio non esponga a rischi la stabilità finanziaria dell’Italia né degli altri Paesi membri dell’Unione europea. Qualora i rapporti debito/PIL e deficit/PIL non dovessero essere in linea con quanto programmato, il governo si impegna a intervenire adottando tutte le necessarie misure affinché gli obiettivi indicati siano rigorosamente rispettati”.

Tria ha precisato che le misure non sono conformi alle regole UE, ma ha precisato che si è trattato di una decisione “difficile ma necessaria”, visto il ridotto “sprint” della ripresa economica.  “Il posto dell’Italia è in Europa e nell’area euro – assicura Tria – il governo italiano continuerà nel dialogo costruttivo e leale così come disciplinato dalle regole istituzionali che governano l’area euro”.

E ancora: “Il governo è fiducioso di poter far ripartire gli investimenti e la crescita del PIL e che il recente rialzo dei rendimenti sui titoli pubblici verrà riassorbito quando gli investitori conosceranno tutti i dettagli delle misure previste dalle leggi di bilancio. Ad oggi il dibattito pubblico sulla legge di bilancio si è limitato alla consistenza dei numeri degli indicatori e non ha ancora fatto emergere le riforme strutturali che formeranno parte integrante” della manovra e dei collegati “che avranno un impatto significativo sulla percezione e sui comportamenti dei cittadini, delle imprese e degli investitori”.

foto_stefania
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)