LE DECISIONI DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA. Tassi d’interesse fermi al minimo storico, confermata la fine del Quantitative Easing a Dicembre. Draghi all’Italia: “Aspettiamo i fatti, la legge di bilancio e la successiva discussione parlamentare”

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La Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi d’interesse invariati: il tasso principale resta fermo allo 0%, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,40%. La decisione è in linea con le attese del mercato.

Tassi fermi fino all’Estate 2019

L’Eurotower ha confermato che i tassi di interesse si manterranno “su livelli pari a quelli attuali almeno fino all’Estate del 2019 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine”.

Fine del QE a Dicembre

La BCE ha confermato inoltre che il Quantitative Easing terminerà a Dicembre e che il ritmo di acquisti sarà di 30 miliardi mensili fino a fine Settembre per poi calare a 15 miliardi da Ottobre. “Il mandato della BCE – ha detto Draghi – è la stabilità dei prezzi nel medio periodo e abbiamo usato il Quantitative Easing come strumento verso questo scopo. In passato ci è stato chiesto perché abbiamo fatto ricorso a tassi di interessi negativi sottraendo rendimenti agli investitori. La risposta è che il nostro mandato è la stabilità dei prezzi nel medio periodo e non altro. In questo caso, relativamente al QE, non è uno strumento per garantire che il debito governativo sia finanziato in ogni circostanza”.

Monito ai Paesi con elevato debito pubblico

Il presidente della BCE ha ricordato che nei Paesi dell’Eurozona con elevati livelli di debito pubblico “rispettare rigorosamente” le regole del Patto di stabilità e di crescita “è cruciale per salvaguardare posizioni di bilancio solide”. In riferimento all’Italia, poi: “Negli ultimi mesi le parole sono cambiate molte volte e quello che ora aspettiamo sono i fatti, principalmente la legge di bilancio e la successiva discussione parlamentare. La Banca centrale europea si atterrà a ciò che hanno detto il primo ministro italiano, il ministro dell’Economia e il ministro degli Esteri, e cioè che l’Italia rispetterà le regole”.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)