L’EUROPA E LA CINA. Il Consiglio europeo continua a dialogare con Pechino per affrontare sfide globali, e la incoraggia a intraprendere un’azione più ambiziosa in materia di cambiamenti climatici e biodiversità

Le conclusioni del Consiglio europeo del 29 e 30 Giugno 2023
Le conclusioni del Consiglio europeo del 29 e 30 Giugno 2023

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Le conclusioni del Consiglio europeo del 29 e 30 Giugno 2023
Le conclusioni del Consiglio europeo del 29 e 30 Giugno 2023

Il Consiglio europeo ha proseguito la discussione strategica sulle relazioni dell’UE con la Cina e ha ribadito l’approccio strategico multiforme dell’UE nei confronti della Cina, in base al quale quest’ultima è contemporaneamente un partner, un concorrente e un rivale sistemico. Sebbene abbiano sistemi politici ed economici differenti, l’Unione europea e la Cina condividono l’interesse a perseguire relazioni costruttive e stabili, fondate sul rispetto dell’ordine internazionale basato su regole, su un dialogo equilibrato e sulla reciprocità.

L’Unione europea continuerà a dialogare con la Cina per affrontare sfide globali e la incoraggia a intraprendere un’azione più ambiziosa in materia di cambiamenti climatici e biodiversità, preparazione sanitaria e alle pandemie, sicurezza alimentare, prevenzione delle catastrofi, alleviamento del debito e assistenza umanitaria.

L’Unione europea e la Cina continuano a essere partner commerciali ed economici importanti. L’Unione europea si adopererà per assicurare condizioni di parità, affinché le relazioni commerciali ed economiche siano equilibrate, reciproche e mutualmente vantaggiose. In linea con l’agenda di Versailles, l’Unione europea continuerà a ridurre le dipendenze e le vulnerabilità critiche, anche nelle sue catene di approvvigionamento, e provvederà a ridurre i rischi e a diversificare ove necessario e opportuno. L’Unione europea non intende procedere a un disaccoppiamento né chiudersi in se stessa.

In qualità di membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la Cina ha una particolare responsabilità nel difendere l’ordine internazionale basato su regole, la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. Pertanto, il Consiglio europeo invita la Cina a esercitare pressioni sulla Russia affinché quest’ultima metta fine alla sua guerra di aggressione e ritiri immediatamente, completamente e senza condizioni le sue truppe dall’Ucraina.

Il Mar cinese orientale e il Mar cinese meridionale rivestono un’importanza strategica per la prosperità e la sicurezza regionali e globali. L’Unione europea è preoccupata per le crescenti tensioni nello stretto di Taiwan. Il Consiglio europeo si oppone a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo ricorrendo alla forza o alla coercizione e riconferma la politica coerente dell’UE di “un’unica Cina”.

L’Unione europea mantiene il proprio fermo impegno a favore della promozione del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Il Consiglio europeo si compiace della ripresa del dialogo sui diritti umani con la Cina. Ribadisce le sue preoccupazioni riguardo ai lavori forzati, al trattamento dei difensori dei diritti umani e delle persone appartenenti a minoranze, alla situazione in Tibet e nello Xinjiang, come anche al rispetto degli impegni precedentemente assunti dalla Cina in relazione a Hong Kong.

Che cos’è il Consiglio europeo

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)