IL VIAGGIO DI GENTILONI IN AFRICA. Il premier è in Ghana, dove ha incontrato il presidente della Repubblica Akufo Addo: “L’Italia finanzierà lo sviluppo industriale con un prestito di 25 milioni”. Successivamente la visita alla piattaforma Eni

gentiloni-ghana

Tempo medio di lettura: 2 minuti

gentiloni-ghana

Il premier Paolo Gentiloni è in Ghana, terza tappa del suo tour in Africa dopo Tunisia e Angola e prima della Costa d’Avorio. Ad Accra Gentiloni ha incontrato il presidente della Repubblica del Ghana, Nana Akufo Addo. Successivamente il presidente del Consiglio è intervenuto al Centro internazionale di formazione il Peacekeeping “Kofi Annan”.

Le parole di Gentiloni

“L’Africa è a un bivio. Da un lato affronta diverse sfide, dal processo di stabilizzazione delle istituzioni politiche alla lotta ai traffici illeciti, incluso quello di vite umane fino alla crescita del terrorismo. Dall’altro è un continente di straordinarie opportunità e nelle rilevazioni economiche ha la più alta prospettiva di un futuro migliore. Tale prospettiva potrà concretizzarsi se il continente riuscirà ad usare nel miglior modo possibile le sue risorse. L’Italia dà al Ghana una particolare importanza per le sue “best practice”: la sua stabilità ha creato un ambiente favorevole per lo sviluppo economico. Da parte dell’Italia c’è particolare apprezzamento per il contributo del Ghana nelle operazioni di peacekeeping”.

Le iniziative economiche

L’Italia finanzierà con un prestito di 25 milioni lo sviluppo industriale del Ghana. L’ha annunciato il premier nella capitale ghanese Accra: “Siamo molto interessati allo sviluppo di piccole e medie imprese italiane in molti settori dell’economia del Ghana per questo l’Italia ha deciso di concedere una linea di credito di 25 milioni per lo sviluppo di macchinari”.

La piattaforma FPSO

Il capo del governo italiano ha visitato la piattaforma FPSO, unità galleggiante di produzione e stoccaggio di Eni “John Agyekum Kufuor” (nome del presidente del Ghana che ha dato nuovo slancio al settore delle esplorazioni e che nel 2001 ha assegnato la licenza del campo dove la nave è andata a operare): capacità di trattamento oli di 58.000 barili al giorno e una capacità di trattamento gas di 5,93 milioni di metri cubi standard al giorno. L’unità è nata a Singapore dalla collaborazione tra Eni, Ghana National Petroleum Corporation, Vitol e Yinson in un tempo record: 24 mesi di cantiere, il miglior risultato per Eni e un benchmark per il settore. Da Singapore è poi partita per l’offshore del Ghana a produrre petrolio, ma soprattutto gas che serve a alimentare per almeno 15 anni le centrali elettriche locali.

Il viaggio di Gentiloni in Africa: la tappa in Angola

Il viaggio di Gentiloni in Africa: la tappa in Tunisia

Il senso delle nuove rotte

foto_stefania
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)