Il senso della Nuova Stagione: di fronte alla mancanza di certezze, serve una strategia lungimirante

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Amati Lettori,

la scorsa settimana ragionavamo sul senso del limite, concetto che può sembrare un non-sense in piena Estate. In realtà, la Stagione che per molti è il tempo della spensieratezza e delle follie, per altri costituisce l’inizio di qualcosa di “nuovo” e di “preparatorio”. Basti vedere la sfilza d’incontri che hanno connotato gli ultimi giorni: dopo il G7 ed il Consiglio europeo – già commentati precedentemente – è stata la volta del vertice NATO e dei summit del presidente americano Donald Trump con i leader di Regno Unito e Russia – Theresa May e Vladimir Putin – da un lato, e dell’UE con la Cina dall’altro. In molti di questi casi non si è trattato di “prime volte” in assoluto, tuttavia ogni incontro conserva in sé il potenziale di aggiungere un elemento di novità rispetto al passato. Ciò che notiamo è che l’asse geopolitico si sposta sempre più da Occidente verso Oriente, come se fosse un viaggio “notturno”. Quel ch’è certo è che senza la collaborazione, dell’uno e dell’altro, nulla di buono si può ottenere.

Queste “Occasioni” – citando Montale – descrivono perfettamente lo stato in cui si trovano gli esseri umani, siano essi governanti o semplici lavoratori come noi, di fronte a tutto questo: si trovano come degli Ossi di Seppia, che a volte incontrano – appunto – delle Occasioni, che a volte li portano verso la Bufera e Altro. Se riusciamo a cogliere fino in fondo il senso di quel che Montale voleva dire, capiamo il perché vero della concretizzazione sempre più forte della mancanza di certezze: la vita – con le sue alleanze e le sue scelte – è sempre meno scontata e diventa complessa a più livelli. Si ha bisogno di una strategia lungimirante, che definisca in che modo affrontare le sfide di un mondo imprevedibile e in rapida evoluzione.

Buona Settimana!

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)