Il senso dell’ordinario: le direttrici geopolitiche d’inizio anno, fra elezioni e proteste

Tempo medio di lettura: 3 minuti

Amati Lettori,

riprendiamo il filo delle cose ordinarie: il lavoro (per chi ce l’ha), la scuola (per chi non ha scioperato), le spese (magari approfittando dei saldi). Dopo l’augurio della scorsa puntata, la prima del 2018, tracciamo ora quelle che saranno le direttrici principali di questo nuovo anno.

Per quanto riguarda l’Italia, abbiamo la massima – ed eccessiva – concentrazione sulla campagna elettorale per il voto di politiche e regionali del prossimo 4 Marzo. Sul piano nazionale, nel firmamento dei partiti politici s’intravedono alcune costellazioni più o meno definite.

Da un lato permane il PD di Renzi, che – sconfitto dal referendum del 4 Dicembre 2016 – esattamente quindici mesi dopo prova a risalire sulla cresta dell’onda portando i risultati raggiunti durante la sua pur incompiuta legislatura. Ricordiamo che, al netto dei risultati sul referendum costituzionale, coerentemente con quanto aveva annunciato e promesso, ha effettivamente rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio nonostante ciò non fosse necessariamente richiesto come conseguenza del voto. Dall’altro lato – almeno a livello storico – vi è la coalizione di centro-destra, sancita ufficialmente da un accordo a quattro: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e quarto Polo. I Cinque Stelle hanno chiaro al momento solo il candidato premier, ovvero Luigi Di Maio: su tutto il resto sono parole vaghe, promesse di trattare con tutti alla luce del sole senza fare colloqui prima di aver capito il peso delle varie forze in campo.

Quel che conta, e ciò a cui dovremo stare attenti, saranno non solo gli obiettivi ma anche le strade che s’intenderanno percorrere per raggiungerli: bello dire “abbassiamo le tasse”, ma come si coprono le spese che ci sono? Tagli alle spese? Bene, quali…? Lotta all’immigrazione clandestina… come? Quali strategie globali mettere in atto? Rapporti con l’UE e gli altri Stati del pianeta, qualcuno ne parla…? Immaginiamo di vivere in una grande famiglia: le cose vanno bene se l’obiettivo vero è la crescita ottimale di ciascuno dei suoi componenti, e – per far sì che questo si verifichi – non basta “promettere caramelle” o fingere di volersi tutti bene, oppure – al contrario – sbattere la porta e girarsi dall’altra parte quando qualcosa non va come vorremmo… Se i politici ci appaiono lontani, cerchiamo – almeno noi – di ragionare concretamente sulle proposte che ci vengono presentate in questi due mesi di campagna elettorale. Ricordiamoci di noi e delle nostre famiglie, dei sacrifici e dell’impegno che mettiamo – ogni santo giorno – per costruire nuovi equilibri in un’ottica di crescita e benessere.

olimpiadi-corea

Nel mondo, intanto, proseguono e si accentuano i nodi geopolitici. Fra le due Coree i riflettori sono puntati sui colloqui del 9 Gennaio, riguardanti la possibilità della partecipazione della Corea del Nord ai prossimi Giochi Olimpici invernali, che si terranno in Corea del Sud dal 9 al 25 Febbraio.

In Iran permangono strascichi di proteste antigovernative, esplose a fine Dicembre principalmente contro la situazione economica in cui versa il Paese. Oltre venti persone sono morte, centinaia le persone arrestate. La televisione di Stato ha riportato dichiarazioni ufficiali secondo cui i disordini sarebbero orchestrati da Stati Uniti, Israele e Arabia Saudita. La stessa Guida suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha accusato “i nemici dell’Iran”: “Hanno rafforzato l’alleanza per colpire le istituzioni islamiche del Paese. Con i diversi strumenti come denaro, armi, politica e sistemi di sicurezza, i nemici hanno provato a minare il sistema”.

Sullo sfondo, ma non di secondaria importanza, permangono la questione della Turchia come (sempre meno) possibile membro dell’Unione europea e il riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’Israele da parte degli Stati Uniti d’America dell’amministrazione Trump.

Questi i fili tracciati per questo inizio anno: come s’intrecceranno, lo staremo a vedere e lo racconteremo – evidenziando la trama – dalle pagine di Typing Post. Fra l’ordinario, cerchiamo di creare lo straordinario.

Buona Settimana!

foto_stefania
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)