LE ELEZIONI DI “MID TERM”. A metà mandato del presidente Trump, i democratici riconquistano la maggioranza alla Camera mentre i repubblicani si rafforzano al Senato. Nelle prossime settimane partirà la corsa per le presidenziali 2020

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Alle elezioni di “Mid Term”, negli Stati Uniti, i democratici riconquistano dopo otto anni la maggioranza alla Camera mentre i repubblicani si rafforzano al Senato.  Il presidente Donald Trump perde dunque il controllo di uno dei due rami del Congresso quando mancano due anni alle presidenziali del 2020, ma tira un sospiro di sollievo e su Twitter, a caldo, parlando di un “eccezionale successo”.

Il commento della Casa Bianca

La Casa Bianca minimizza la sconfitta alla Camera e parla di “un’increspatura”, sottolineando come l’agenda del presidente non cambierà. Ma in casa democratica, nonostante la delusione per qualche risultato mancato, c’è aria di rivincita. Nelle prossime settimane, di fatto, partirà la corsa per le presidenziali del 2020.

Le new entry

Tante le new entry che fanno la storia, tutte tra i dem: a New York Alexandra Ocasio-Cortez con i suoi 29 anni è la più giovane a entrare in Congresso, Rashida Tlaib in Michigan e Ilhan Omar in Minnesota diventano le prime deputate musulmane, Sharice Davids in Kansas e Deb Haaland in New Mexico sono le prime native americane. Stabilito il record di donne elette al Congresso, Jared Polis in Colorado è invece il primo governatore apertamente gay.

Le riconferme

Andrew Cuomo è stato riconfermato governatore dello Stato di New York, avendo sconfitto lo sfidante repubblicano Marc Molinaro: per lui sarà il terzo mandato, alla pari del padre Mario Cuomo, anche lui a capo dello Stato per tre legislature. E nel suo appassionato discorso della vittoria, Cuomo è sembrato echeggiare la possibilità che si possa candidare per le presidenziali del 2020.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)