IL VIAGGIO DEL PAPA IN ASIA. Conclusa la tappa del Myanmar, Bergoglio si è spostato in Bangladesh dove ha incontrato le autorità: “Raggiungere un’unità di linguaggio e di cultura nel rispetto per le diverse tradizioni e comunità”

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Ecco tutti gli eventi che hanno interessato il Papa in Myanmar e Bangladesh, giovedì 30 Novembre.

La Santa Messa con i giovani nella Cattedrale di Saint Mary (Yangon)

Bergoglio ha iniziato la giornata celebrando la Santa Messa con i giovani nella Cattedrale di Saint Mary (Yangon). Il Papa ha proposto loro una sfida, partendo dalle Parole della Prima Lettura. Lì san Paolo ripete per tre volte la parola “senza”. È una piccola parola, che però ci provoca a pensare al nostro posto nel progetto di Dio. In effetti, Paolo pone tre domande, che io vorrei rivolgere a ciascuno di voi personalmente. La prima: “Come crederanno in lui senza averne sentito parlare?”. La seconda: “Come ne sentiranno parlare senza un messaggero che lo annunci?”. La terza: “Come può esserci un messaggero senza che sia stato mandato?”.

Il trasferimento in Bangladesh

Nel primo pomeriggio, il Papa si è spostato per la seconda tappa del suo Viaggio Apostolico in Bangladesh. Qui ha visitato il National Martyr’s Memorial, il Bangabandhu Memorial Museum e ha firmato il Libro d’Onore.

L’incontro con le autorità del Bangladesh

Bergoglio si è quindi recato all’incontro con le autorità del Bangladesh presso il Palazzo Presidenziale a Dhaka: “Durante il mio volo per giungere qui, mi è stato ricordato che il Bangladesh – “Golden Bengal” – è un Paese tutto avvolto da una vasta rete fluviale e di vie d’acqua, grandi e piccole. Questa bellezza naturale è, credo, emblematica della vostra particolare identità come popolo. Il Bangladesh è una nazione che si sforza di raggiungere un’unità di linguaggio e di cultura nel rispetto per le diverse tradizioni e comunità, che fluiscono come tanti rivoli e ritornano ad arricchire il grande corso della vita politica e sociale del Paese. Nel mondo di oggi, nessuna singola comunità, nazione o Stato, può sopravvivere e progredire nell’isolamento. In quanto membri dell’unica famiglia umana, abbiamo bisogno l’uno dell’altro e siamo dipendenti l’uno dall’altro”.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)