IL VIAGGIO DEL PAPA IN ASIA. Nel terzo giorno in Myanmar, Bergoglio ha celebrato la Santa Messa a Kyakkasan Ground meditando sull’amore di Cristo come “GPS spirituale”. Nel pomeriggio l’incontro con il Consiglio Supremo “Sangha” dei monaci buddisti e, a seguire, l’incontro con i vescovi del Paese

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Ecco tutti gli eventi che hanno interessato il Papa in Myanmar, mercoledì 29 Novembre.

La Santa Messa a Kyakkasan Ground

Nell’omelia della Santa Messa celebrata a Kyaikkasan Ground (Yangon) Bergoglio ha sottolineato che la tentazione è rispondere alla violenza con la violenza, tuttavia la via della vendetta non è la via di Gesù. Cristo non ha insegnato con lunghi discorsi o mediante grandi dimostrazioni di potere politico e terreno, ma dando la vita sulla croce. L’amore di Cristo è come una “bussola”o un “gps spirituale”.

La scomparsa del sacerdote cattolico in Bangladesh

Nel frattempo, alla vigilia della visita del pontefice in Bangladesh, un sacerdote cattolico – padre Walter William Rosario, di 40 anni – è scomparso da lunedì dalla città di Bonpara mentre stava recandosi a visitare una chiesa in un villaggio vicino. Il commissario Shahriar Khan ha confermato che il religioso è scomparso e che è attivamente ricercato. Padre Rosario vive nella stessa località in cui il 5 Giugno scorso il commerciante cristiano Sunil Gomez è stato ucciso.

L’incontro con il Consiglio Supremo “Sangha” dei monaci buddisti

Nel pomeriggio, il Santo Padre ha incontrato il Consiglio Supremo “Sangha” dei Monaci buddisti. Bergoglio ha espresso la sua stima per tutti coloro che in Myanmar vivono secondo le tradizioni religiose del Buddismo: “Attraverso gli insegnamenti del Buddha, e la zelante testimonianza di così tanti monaci e monache, la gente di questa terra è stata formata ai valori della pazienza, della tolleranza e del rispetto della vita, come pure a una spiritualità attenta e profondamente rispettosa del nostro ambiente naturale. Come sappiamo, questi valori sono essenziali per uno sviluppo integrale della società, a partire dalla più piccola ma più essenziale unità, la famiglia, per estendersi poi alla rete di relazioni che ci pongono in stretta connessione, relazioni radicate nella cultura, nell’appartenenza etnica e nazionale, ma in ultima analisi radicate nell’appartenenza alla comune umanità. In una vera cultura dell’incontro, questi valori possono rafforzare le nostre comunità e aiutare a portare la luce tanto necessaria all’intera società”.

L’incontro con i vescovi del Myanmar

A conclusione della giornata, Bergoglio ha incontrato i vescovi del Myanmar, con i quali a condiviso un momento di serena gratitudine e di tranquilla riflessione sulle gioie e sulle sfide del ministero di Pastori del gregge di Cristo. Le riflessioni del Papa sono state raggruppate attorno a tre parole: guarigioneaccompagnamento e profezia.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)