IL CASO CATALOGNA. Richiesta l’incriminazione dell’ex presidente catalano e dei suoi ministri per “ribellione” e “sedizione”, ma Puigdemont si trova a Bruxelles insieme a cinque consiglieri per chiedere asilo politico al Belgio

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Il procuratore generale dello Stato spagnolo, Juan Manuel Maza, ha chiesto l’incriminazione dell’ex presidente catalano Carles Puigdemont e dei suoi ministri per “ribellione” e “sedizione”.

Identica richiesta anche per la presidente del Parlamento catalano, Carme Forcadell, e per i membri dell’ufficio di presidenza. Almeno per ora il procuratore generale non ha richiesto l’arresto preventivo: Maza attenderà che gli imputati siano sentiti dal giudice per pronunciarsi su possibili misure cautelari.

Carles Puigdemont si trova però a Bruxelles con cinque suoi consiglieri, insieme ai quali intende chiedere l’asilo politico al Belgio. Il presidente destituito della Catalogna potrà “teoricamente” partecipare alle elezioni regionali del 21 Dicembre, indette da Madrid, “se non si troverà in carcere”: così ha riferito il ministro degli Esteri spagnolo, Alfonso Dastis.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)