LA CAMPAGNA ELETTORALE. Per il centro-destra, Berlusconi lancia la proposta della Flat Tax uguale per tutti (ma sull’aliquota c’è disaccordo con Salvini) e parla di cancellazione della povertà. Sul M5S: “Peggio dei post-comunisti del ’94”

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In queste settimane verso il voto delle elezioni politiche del prossimo 4 Marzo, Typing Post vi offre un panorama a 360 gradi con le dichiarazioni dei diversi esponenti politici in merito ai temi di dibattito principali. La campagna elettorale del centro-destra ha visto l’ex premier Silvio Berlusconi ospite della trasmissione “Domenica Live” condotta da Barbara D’Urso.

Sulla Flat Tax

Il programma politico punta l’attenzione principalmente sul fisco, lanciando la proposta della Flat Tax: “La nostra religione laica è sempre stata meno tasse, meno tasse, meno tasse. Serve una vera e propria rivoluzione fiscale che si chiama Flat Tax. La Flat Tax è una tassa molto semplice, uguale per tutti. C’è una unica aliquota, pari o inferiore all’aliquota più bassa che oggi è al 23 per cento. Il primo anno ci saranno entrate minore per circa 30 miliardi, ma andremo a prendere questi soldi, almeno 40 miliardi, dalla non elusione e dalla mancata evasione”. Da notare però come nel centro-destra ci sia una diversa visione sull’aliquota unica: per Matteo Salvini il 23% non basta, vuole il 19%.

Sulle pensioni

“Aumenteremo tutte le pensioni minime a mille euro al mese. Daremo questa pensione anche alle mamme che non hanno mai versato i contributi”.

Sui migranti

Per Berlusconi l’emergenza migranti “è tutta colpa di Renzi e della sinistra, che hanno firmato il trattato di Dublino, che hanno scelto in maniera scellerata di prendersi carico dei migranti che sbarcano in Italia. Qui il 95 per cento dei migranti arrivati e non possiamo trasferirli altrove, dobbiamo tenerceli, individuarli uno ad uno e rispedirli nei Paesi di origine”.

Sulla sicurezza

“La sicurezza in Italia non c’è più. Ogni venti secondi si verifica un reato, ogni 4 minuti un furto in un negozio e ogni due giorni si verificano tre rapine in banca. Questo perché alla criminalità italiana si è aggiunta la criminalità di 466 mila immigrati in Italia che per mangiare devono delinquere”.

Sul Movimento Cinque Stelle

“Il Movimento Cinque Stelle è peggio dei post-comunisti del 1994, quando sono sceso in campo. Oggi c’è in campo formazione populista, ribellista, pauperista, quasi più pericolosa dei postcomunisti. È difficile chiamarlo partito, è quasi una setta che prende ordini da un vecchio comico e dal figlio di uno sconosciuto di un socio defunto, cambiano parere dalla mattina alla sera, capaci di seguire qualsiasi idea. Porterebbero l’Italia verso il verso disastro e al governo i peggiori rappresentanti della magistratura militante, astenersi è un suicidio”.

Sul Milan

“Tutte le volte che ci sono campagne elettorale e si profila una mia vittoria se ne inventano di tutti i colori. Questa volta se ne sono inventata una enorme che è stata smentita. Il fatto che noi si sia approfittato della vendita del Milan per portare in Italia capitale che erano fuori non è assolutamente vero”.

Sulla povertà

“Riteniamo che uno Stato moderno e civile debba trovare il modo di dare alle famiglie e ai cittadini quanto loro manca per passare una vita dignitosa e arrivare alla fine del mese. Sono 1,2 milioni le famiglie in Italia in cui lavora solo la donna. Complimenti, ma bisogna che anche gli uomini si diano da fare. Se queste donne percepiscono un reddito di 700 euro, lo Stato verserà la differenza tra 700 e 1.550 euro. L’equazione della crescita e del benessere è meno tasse sulle famiglie, sulle imprese, sul lavoro, in modo che le famiglie possano consumare di più, le imprese produrre di più e ci possano essere più posti di lavoro. La povertà è qualcosa che va cancellata”.

La campagna elettorale: l’intervento di Renzi

La coalizione di centro-destra

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)