Desiderio, Esperienza, Fede: tre parole per l’anno che inizia

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Un anno fa Italia Post vi aveva proposto – dopo le vacanze di Natale – un editoriale scritto da noi due, il cui argomento era l’ABC su come vivere l’anno che iniziava.

Quest’anno abbiamo perciò pensato di continuare questa tradizione, preparando per voi un DEF sul 2016 appena iniziato!

Tranquilli, non si tratta del Documento di Economia e Finanza che Renzi e Padoan predisporranno da qui a breve… ma, dopo aver posto l’accento l’anno scorso sull’A di Amore, la B di Bellezza e la C di Consapevolezza, in questo 2016 crediamo che le parole d’ordine possano essere Desiderio, Esperienza e Fede.

stella-cadente

D… come Desiderio, che – dal punto di vista etimologico – è una delle parole più belle che si possano augurare. Desiderio, infatti, deriva dal prefisso privativo latino “de”, unito a “sidus” che sempre in latino significa “stella”: desiderio significa dunque “mancanza di stelle”.

Vedete: la vita è come un viaggio a ritroso, in cui tutto parte dal desiderio. Immaginiamoci nella notte più buia, vera o metaforica che sia… quanto intensamente vorremmo la luce di una buona stella che ci guidi e indichi la strada, l’orientamento, il senso! I provenzali con “desires” di fatto indicavano un movimento della volontà verso ciò che manca: quando noi desideriamo qualcosa, effettivamente, questo è perché sentiamo – nella nostra vita – una mancanza… ed è allora che scatta dentro di noi quel sentimento appassionato di ricerca inevitabile.

Vi auguriamo un 2016 pieno di desideri. Vorrà dire che il viaggio è iniziato. Vorrà dire che inizierete a cercare. Se avete desideri vuol dire che state cercando la buona stella. Siete come quei Re Magi, siete come quel cercatore di Quidditch, siete come chi non smette di credere che la Vita è nient’altro che un sogno, che di questo gioco possiamo trovare la soluzione, che di questo mistero possiamo trovare la risoluzione. Non arrendetevi mai, anche quando la strada si farà dura, nei momenti difficili e anche drammatici di quest’anno, che ci saranno: voi non arrendetevi, voi desiderate.

impronte

Poi ecco la E… come l’Esperienza, che – dal punto di vista filosofico – indica un tipo di conoscenza diretta, personalmente acquisita tramite i nostri stessi sensi. Perché – come vi scrivevamo qualche riga fa – la vita è un viaggio a ritroso: scopriamo soltanto “dopo” che cos’avremmo dovuto fare “prima”, e allora ci arrabbiamo, non ci accettiamo, cerchiamo di correggerci, come dice Lorenzo Jovanotti “siamo indaffarati a cancellare le impronte della nostra vita precedente”.

Amati lettori cercate di fare tesoro dell’esperienza. Cercate di fare tesoro di qualunque cosa vi capiti. Non preoccupatevi se cadete! Perché un uomo vincente non è colui che non cade mai, ma colui che – dopo essere caduto – si rialza! Prendete insegnamento da qualunque cosa vi ha fatto cadere, in modo tale da non ripetere due volte lo stesso errore. Prendete insegnamento anche da qualunque cosa vi ha fatto prevalere, perché vorrà dire che quella è una qualità vostra, di fronte alla quale nessuno vi può fermare.

L’esperienza è maestra di vita. Nessuno può sapere qualcosa prima di averla vissuta: ma sapete già che cos’avevate vissuto nello scorso 2015, nel 2014, nel 2012, nel 2009, nel 2005… bene. Fate in modo che nel 2016, proprio facendo germogliare quell’esperienza, voi possiate migliorare voi stessi. Mentre – per quanto riguarda i nuovi errori e le nuove sconfitte – sappiate che serviranno per trionfare nel 2017, nel 2025 o nel 2040. Questa è la vostra vita. Cercate di fare bene.

Infine la F… come Fede, che – dal punto di vista religioso e non solo – indica la credenza totale in qualcosa o qualcuno, che nasce da un’intima convinzione, si fonda sull’autorevolezza piuttosto che su prove concrete, razionali e tangibili.

Abbiate Fede. Abbiatela. Questa è la chiave. Questo è il segreto. Questa è la vostra vera forza. Non dubitate nemmeno un istante. Non esitate a credere. Consolidate la vostra mente, il vostro cuore, l’anima vostra, voi stessi di questa Fede. Siate d’acciaio. Avete già vinto, non vi possono fare più niente! Non è mai finita, se non sarete voi a deciderlo: e se dunque decidete di non finire, siate assolutamente certi che non finirà.

Non stiamo parlando di religione in senso tradizionale o stretto: avere Fede riguarda i campi più concreti e principali del vostro cammino personale, di studio, di lavoro, di sacrifici. La Fede riguarda la meta desiderata sin da quando avete cominciato a pensare. La Fede riguarda quella terra promessa. La Fede riguarda una relazione fraterna tra veri amici. La Fede riguarda l’esempio di Gesù, e quello degli uomini di buona volontà. La Fede riguarda l’anello sul dito di vostra moglie o di vostro marito.

Nell’affacciarci all’anno appena iniziato abbiamo certamente fatto mente locale su ciò che desideriamo per noi e per la nostra vita… i desideri si possono realizzare vivendo con intensità esperienza dopo esperienza, ma soprattutto con una grande fede nella giustizia e nell’armonia sottesa di tutto quello che sta succedendo quaggiù. Siamo come piccole scintille che si dipartono dalla luce principale, così come lo sono i nostri progetti, siano essi a breve, medio, lungo termine.

La serenità dei giorni di vacanza si protragga nella ripresa dei ritmi quotidiani, e sia quella positività che tutto attrae quasi come per “legge di gravità” dell’emozione. Riusciremo a tenere alta la testa e sulle labbra il sorriso…? Dobbiamo provarci, sarà difficile: avversità e prove quotidiane non mancheranno, le ansie, le angosce, i momenti d’insoddisfazione, di frustrazione. Ma ricerchiamo, custodiamo sempre la nostra felicità.

Vi scriviamo questo canto a quattro mani affinché – proprio dal coro delle nostre due voci che parlano come una voce sola – voi possiate sentir vibrare ancora più forte il suono della speranza. Che questo 2016 possa essere un anno migliore non come si dice sempre quando un anno comincia: ma migliore veramente, migliore per voi davvero, migliore perché adesso siete pronti. Questo è l’anno giusto. Buon anno.

Il senso dell’anno che inizia: un ABC a quattro mani

foto_stefaniaStefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)
Con la partecipazione di Salvatore Todaro per Italia Post