LE ELEZIONI IN ITALIA. Nel mezzo del marasma politico, i leader di Cinque Stelle e Lega aprono al confronto sui temi: chiesti altri giorni di tempo. Di Maio: “Intenzionati a far presto”, ma Salvini replica: “Ancora distanti su punti delicati”

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Dopo un’iniziale dura replica all’ipotesi di un governo neutrale formulata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i leader di Cinque Stelle e Lega hanno deciso di chiedere dapprima 24 ore di tempo, quindi 2 o 3 giorni per potersi confrontare sui temi e provare a scongiurare un voto anticipato con rischio astensionismo (se effettuato a Luglio) o finanziario (se programmato per l’autunno).

Le posizioni dopo il primo confronto

Una prima nota congiunta di Cinque Stelle e Lega recita: “Con l’incontro di oggi sono state gettate le basi per scrivere un contratto di governo tra Movimento Cinque Stelle e Lega contenente i punti programmatici da realizzare per il Paese. Si è trattato di un incontro molto positivo, che ha messo in luce una piena sintonia prima di tutto sul metodo con cui si sta procedendo e che prevede ulteriori incontri tecnici da qui a domenica per scrivere un programma di governo definitivo”.

I temi sul tavolo

Il leader della Lega Matteo Salvini anticipa: “Immigrazione, sicurezza e sbarchi parte fondante del programma del governo”. Il leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio, però, chiarisce: “Si parte da flat tax e reddito di cittadinanza”, salvo poi sottolineare le “convergenze” sui diversi temi. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella Mattarella però ammonisce: “Ci si deve sottrarre a una narrativa sovranista pronta a proporre soluzioni tanto seducenti quanto inattuabili”.

Il candidato premier

Quello del candidato premier è un profilo che potrebbe essere indifferentemente un tecnico od un politico, un nome terzo “di alto profilo”. I due partiti danno però precedenza all’intesa sui punti del programma che stanno concordando.

Le dichiarazioni di Di Maio dopo il colloquio con Mattarella del 14/5

“Buongiorno a tutti, abbiamo aggiornato il presidente della Repubblica su come stiano avanzano le varie interlocuzioni su quello che è il contratto di governo, che è il cuore di questo governo del cambiamento che siamo intenzionati a far partire il prima possibile. Stiamo seguendo il modello tedesco, che mette insieme i punti programmatici dell’uno e dell’altro partito, noi poi lo sottoporremo ai nostri elettori attraverso il voto online. Siamo soddisfatti del clima che si respira, ma soprattutto su quello che stiamo riuscendo a portare a casa: reddito di cittadinanza, Fornero, immigrati… è molto importante portare a casa temi per i cittadini italiani. Sia io che Matteo Salvini siamo d’accordo sul fatto che di nomi pubblicamente non ne facciamo. Abbiamo chiesto alcuni giorni al presidente Mattarella: i prossimi giorni sono fondamentali per mettere a punto il programma. Stanno cambiando i riti della politica, si parla prima degli italiani poi degli esecutori che metteranno a punto il programma. Siamo ben consapevoli delle scadenze internazionali europee ed extraeuropee e saranno momenti molto importanti. Ci sono scadenze internazionali che c’impongono di fare presto e noi siamo d’accordo di fare presto, ma siccome stiamo scrivendo il programma di governo dei prossimi cinque anni è importante farlo nel migliore dei modi e dare il governo del cambiamento al nostro Paese. Questo è un percorso di cui siamo molto contenti perché se parte questo governo parte la Terza Repubblica, in cui i cittadini fanno un passo avanti e i politici fanno un passo indietro”.

Le dichiarazioni di Salvini dopo il colloquio con Mattarella del 14/5

“Buonasera a tutti, sarò molto schietto. Stiamo facendo uno sforzo enorme perché se dovessimo ragionare per convenienza politica, partitica e personale non saremmo qua da tempo. Se dovessimo ragionare a pane, convenienza e sondaggi saremmo i primi a dire: chi ce lo fa fare di trovare una quadra, lasciamo tutto nelle mani del presidente con l’ipotesi di andare al voto il prima possibile. Io farò di tutto fino in fondo per provare a dare un governo a questo Paese, partendo da posizioni che si sono confrontate in campagna elettorale. Non stiamo questionando sui nomi, stiamo molto più costruttivamente discutendo – anche animatamente – sull’idea d’Italia, perché se vado al governo voglio fare ciò per cui gli italiani mi hanno votato: voglio eliminare la Fornero, ridurre l’IVA, sull’immigrazione Lega e Cinque Stelle partono da una notevole distanza: la Lega deve avere mano libera sullo smantellare il business sulla pelle di queste persone. Argomento delicato ma inevitabile è la nuova posizione dell’Italia in Europa, riportare la centralità del diritto al lavoro. Io devo sbloccare la possibilità di sbloccare fondi vincolati, io voglio che le imprese abbiano possibilità di pagare meno tasse per investire sulla sicurezza. O riesco a dar vita a un governo che sblocchi vincoli esterni oppure è un libro dei sogni. Se ci rendiamo conto di non essere in grado di fare ciò per cui gli italiani ci hanno votato non si parte. Il tema giustizia è centrale, processi più brevi: partiamo anche qui da posizioni differenti. Ringrazio sia il presidente Berlusconi sia la presidente Meloni per la possibilità di tentare a dare vita a questo governo senza spaccare la coalizione. Se saremo abbastanza determinati si parte, però l’ultima cosa da fare è prendere in giro gli italiani: o c’è un programma omogeneo su cui si parte e si tira dritto, o lasciamo perdere. Mi appassiona non il toto-premier, ma il toto-cose. In questo programma stiamo inserendo tanti punti del centro-destra, vediamo se saremo abbastanza bravi. Qualche giornale scrive che tutto questo è irrituale, son contento che sia una novità perché vogliamo avere le idee chiare su legge Fornero, tasse e legittima difesa. La stima e la conoscenza più passano le ore più aumentano. Ad oggi gli accordi un tanto al chilo non fanno per me. Ci rivediamo tra qualche ora, o si ricomincia o ci si saluta. Grazie a tutti”.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)